| Da Lostmania, l'ultima notizia pubblicata in data odierna chiarisce, in parte, le perplessità di Digicon e anche le mie, nate dopo aver rivisto più volte il video:
"La Lost Experience sta arrivando alla sua conclusione, tra messaggi enigmatici di Rachel Blake e il podcast di DjDan atteso per il 24 Settembre, e se le risposte, tanto desiderate, stanno effettivamente arrivando (sui geroglifici, sui numeri, sulla Black Rock, sulla Dharma, e sulle barrette Apollo), in molti si chiedono cosa effettivamente voglia essere questa Lost Experience: le risposte che ha dato sono spoiler, sono cose che saranno dette anche nella serie, o è tutta pura fantasia? La spiegazione che è stata data fin dalla partenza dell’experience dagli autori è che questa non sarà assolutamente inclusa nella trama della serie (perciò chi la ha seguita in pratica non sarà “avvantaggiato”, o lo sarà solo minimamente); gli avvenimenti della serie televisiva, la vita sull’isola risente solo delle *conseguenze* della storia di Hanso - ad esempio la costruzione dei bunker, il campo magnetico, o i numeri - ma non se ne parlerà mai. La serie televisiva è ambientata nel 2004, i sopravvissuti hanno passato solo pochi mesi sull’isola, mentre le indagini di Rachel Blake sui segreti delle iniziative scientifiche della Hanso Foundation si svolgono tutti oggi, nel 2006, in questo momento. Ciò che effettivamente succede sull’isola sono solo le conseguenze delle azioni della Hanso Foundation, a Jack e compagni poco importa di sapere di Hanso, dei geroglifici e dell’equazione di Valenzetti: ad esempio, quest’ultima è stata vista da Locke sulla blastdoor in “Lockdown” per pochi secondi, ma la sua attenzione era ovviamente rimasta focalizzata sul punto interrogativo - solo noi spettatori la abbiamo vista e analizzata. Loro si devono concentrare su come sopravvivere e affrontare i problemi e gli enigmi a cui si trovano di fronte".
Come Digicon, anche io ero molto perplessa sul fatto che gli autori avessero deciso di affidare ad un semplice gioco, nato unicamente come promozione commerciale (vedi le barrette Apollo) e con lo scopo di mantenere vivo l'interesse del pubblico, la risoluzione degli enigmi che rendono Lost così affascinante. Da un lato però, nonstante le indubbie incongruenze del filmato, la storia dell'equazione di Valenzetti mi sembrava che potesse, in parte, funzionare...e quindi non riuscivo più di tanto a collocare quanto appreso con la Lost Experience .... Ora sono contenta di sapere che, pur confermando quanto rivelato, gli autori ci riservano una terza serie ricca di misteri ancora tutti da scoprire. Condivido anche il pensiero di Digicon sugli autori che, nel tentativo di rendere la Serie assolutamente unica e misteriosa, forse si sono un po ingarbugliati nei loro stessi misteri .....niente di più facile vista la fitta rete di collegamenti alla quale Lost ci ha abituati.
Edited by nascostanelbuio - 18/9/2006, 14:10
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